sabato 8 gennaio 2011

TU SEI NERA COME ME

Stamani davanti a un centro commerciale la parola clandestino, si è materializzata in un giovane senegalese che in pochi attimi mi ha raccontato la sua vita, facendomi vergognare delle sofferenze e dei disagi che tanti come lui vivono.
Sposato con un bambino di pochi mesi, che vede attraverso internet, era preoccupato per il suo permesso di soggiorno che forse avrà fra un anno, solo dopo se vuole può tornare in Senegal.
Mi ha raccontato che non vedeva suo padre da quando aveva due anni e questo era tutt'ora per lui motivo di grande dolore.
Mi ha detto " tu sei nera come me", io non mi sono mai sentita così vicino a una persona per me sconosciuta come in quel momento, e proprio vero fuori siamo diversi ma dentro siamo uguali.
La sua forza e il suo equilibrio, nonostante tanto dolore sono da ammirare, non c'era da parte
sua nessuna recriminazione, ma un'accettazione della vita così come ci viene data.

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