domenica 19 ottobre 2008

"SPINGENDO LA NOTTE PIU' IN LA'" DI MARIO CALABRESI

Questo è il titolo di un libro che merita di essere letto, in queste parole così leggere e poetiche c'è dietro un'amore immenso e infinito per la vita ed è la dimostrazione che chi non contiene e non trattiene l'odio non si ammala, ma vive al meglio la vita.
"Io tutte queste cose mi sforzo di tenerle ai margini del cuore, di dimenticarle, di non fissarmi sulle scortesie, gli insulti, per poter guardare avanti, per non farmi avvelenare" dice Gemma Calabresi al figlio che le domanda come ha fatto a digerire tanti dispiacieri, e continua "ho scommesso sulla vita, mi sono data da fare tuti i giorni, unico antidoto alla depressione, e ho cercato di vaccinarvi dall'accidia, dall'odio, dalla condanna a essere vittime rabbiose.
Essere contenitori delle altrui cattiverie non porta niente di buono spingiamole ogni giorno sempre più lontano senza mai arrenderci o perderci d'animo.
Anche noi nel nostro quotidiano difronte alle continue contraddizioni della nostra vita dovremo trarre insegnamento da questa piccola grande donna.

mercoledì 8 ottobre 2008

PROGETTO SCUOLA FELICE OBIETTIVO CRESCITA AUTOSTIMA

Gli insegnanti o le insegnanti (maestri / maestre, professori /professoresse) hanno indipendentemente da tutte le problematiche inerenti la scuola (classi sovrafollate, carenza di sussidi didattici, di laboratori etc) una grossa responsabilità sul far crescere i bambini e i ragazzi più felici durante le ore che trascorrono in loro compagnia.
Il loro obiettivo prima di qualsiasi altro (completare il programma didattico, rispettare i l calendario delle interrogazioni, etc) deve essere quello di migliorare l 'autostima. Come? Partendo da alcune basi fondamentali che sono più importanti di qualsiasi altro sapere e che miglioreranno il rapporto alunno-insegnante ed entrambi nè avranno benefici:
* Rispettare personalità, sentimenti, insomma il modo di essere di ciascuno.
* Cercare di infondere sicurezza e non umiliazione, riconoscendo sempre l'impegno dato con un incoraggiamento continuo e costante (evitare di dare giudizi che bloccano qualsiasi crescita, ma solo quelli che producano progresso)
* Valorizzare in tutti i modi il miglioramento, valutando positivamente i passi compiuti e rilevando con serenità ciò che deve essere ancora assimilato e capito.
Inoltre Motivare, motivare, motivare una parola da non dimenticare fatta di impegni reciproci, (esempio compiti assegnati, compiti da correggere), di regole fissate insieme, di obiettivi concordati da raggiungere, di eventuali anche impegni scritti , insomma alla fine i ruolo degli alunni sarà intervenendo in prima persona non passivo ma attivo.
Tutto ciò è indispensabile per la felicità di alunni e insegnanti, non si può insegnare senza sensibilità, rispetto, feeling, incorraggiamento etc.