venerdì 30 maggio 2008

IDENTITA' POESIA DI MIA COUTO

DEVO ESSERE UN ALTRO
PER ESSERE ME STESSO
SONO BRICIOLA DI ROCCIA
SONO IL VENTO CHE LA CONSUMA
SONO POLLINE SENZA INSETTO
SONO SABBIA CHE SOSTIENE
IL SESSO DEGLI ALBERI
ESISTO DOVE MI DISCONOSCONO
ASPETTANDO IL MIO PASSATO
ANELANDO ALLA SPERANZA DEL FUTURO
NEL MONDO CHE COMBATTO
MUOIO
NEL MONDO PER CUI LOTTO
NASCO

giovedì 22 maggio 2008

CIAO, COME VA?

E' una domanda consueta, quasi banale, che il più delle volte è seguita da una risposta positiva "bene grazie", che è quasi scontata come se la domanda e la risposta siano vuote di significato, e a volte nella domanda si fornisce la risposta "tutto bene?", sperando di non essere coinvolti nelle altrui negatività.
Cosa significa stare bene, avere una famiglia, dei figli, un lavoro, non avere problemi di salute, essere nella norma?
La risposta tocca il nostro "IO" interiore, che è fatto di un passato con cui fare i conti senza che diventi un peso o un tormento o un rimorso, di un presente da costruire giorno per giorno con arte e equlibrio, facendo il pieno di serenita' e di gioia, di un futuro senza angoscie e paure, ma colmo di speranza
Il lavoro più importante lo dobbiamo fare noi per noi , a noi spetta trovare i mezzi per riuscire
a stare bene, ognuno è diverso non esistono ricette o indicazioni, anche se per dare sapore alla nostra esistenza è necessario essere più umani, cioè attivarci per comunicare, per amare, per aiutare.
Dobbiamo essere i manager della nostra sofferenza e del nostro benessere cercando di recuperare la solidarietà verso noi stessi e gli altri.

martedì 20 maggio 2008

SCOPRIRE LA BELLEZZA DELLA SOLITUDINE

Possiamo fare a meno del cibo per far vivere il nostro corpo? No, non è possibile.
Possiamo fare a meno di una felice solitudine?
Si, se vogliamo col tempo diventare aridi, nevrotici, infelici etc.
No, se ascoltando noi stessi ci ritagliamo uno spazio, per liberare la nostra creatività, fare ciò che desideriamo, ordinare le nostre idee, dimenticare le regole, i doveri, scoprire chi siamo, dove andiamo, facendo così nascere nuove energie. Un buon ritiro serve per ricaricarci, col tempo ci sentiremo più forti e maturi, e saranno momenti di cui non potremo fare a meno.
Valorizzando noi stessi stando da soli, non saremo affettivamente dipendenti da persone o situazioni, ci guadagneremo in libertà, avremo rapporti con persone più autentiche e sincere, avremo la pazienza e la capacità di cercarle.

mercoledì 14 maggio 2008

QUELLA CAPACITA' STUPENDA DI (RI)COMINCIARE

Ho letto questo editoriale di Lucia Rappazzo (direttore responsabile della rivista "Psychologies") e ho ritenuto opportuno farlo conoscere nei punti essenziali:
Giorni fa sono venuta a sapere che una vecchia amica, che non vedevo da un pò, si è separata.
il marito se n'era andato da un giorno all'altro dopo vent'anni di matrimonio e due figli, perchè si era innamorato della giovane segretaria. Una cosa così scontata da sembrare quasi una barzelletta, ha riso lei quando ci siamo incontrate dopo una mia telefonata.
Molto meno divertente il fatto che il suo ex, un piccolo industriale facoltoso, si rifiuti di passarle un assegno di mantenimento nascondendosi dietro una nullatenenza fiscalmente di comodo. Ma lei, Marta, che ha 46 anni e per desiderio dell'ex aveva smesso di lavorare al primo figlio, non batte ciglio. Si è rimessa in gioco professionalmente. come colf a ore,"Non ho trovato altro" mi ha detto "ma per cominciare mi va bene così. Mi sento meravigliosamente bene, ho finalmente il gusto dell'autenticità. Sono una donna nuova, con una vita nuova, valori nuovi.
E penso che sia un privilegio non una disgrazia, il potermi reinventare l'esistenza".
(Ri)cominciare, (Ri)buttarsi nella vita. Dopo una separazione, un licenziamento, un lutto. Dopo un lungo periodo di calma piatta e scontento.Dopo un errore madornale o semplicemente una vita passata al risparmio esistenziale.(Ri)mettersi in gioco.Con la certezza che ci si farà male. Ma con un senso di leggerezza in più. Con un respirare più profondo, con una contentezza intima che non ha prezzo.
(Ri)prendere le fila di un discorso aperto tra noi e la vita;(Ri)guardarla in faccia, a viso aperto:(Ri)pensare abitudini,convincimenti, bisogni.Per riscoprire che forse non ci appertengono più. E (ri)trovare il coraggio di sbarazzarcene per (ri)andare alla ricerca di noi stessi. Con un sorriso.